Al principio gerarchico si affianca quello della competenza fra le fonti primarie in base al quale viene demandata ad una specifica fonte la disciplina di determinate materie. In altre parole quello della competenza è il criterio secondo il quale tra due norme in conflitto, prodotte però da fonti diverse (ad esempio Costituzione e legge ordinaria), il legislatore stabilisce quale tra le due abbia la competenza esclusiva per disciplinare quella determinata fattispecie escludendo che altre fonti possano intervenire.

Criterio di Competenza Fonti del Diritto

E’ opportuno chiarire meglio questo concetto: per competenza si intende la capacità giuridica che ha un Organo nell’emanare un atto (in questo caso una legge); ad esempio l’Organo Regione non può emanare una legge che abbia applicazione su tutto il territorio nazionale oppure che tratti materie diverse da quelle stabilite dalla Costituzione; in questo caso la Regione non ha la competenza di legiferare in quanto la stessa appartiene al Parlamento.

In pratica, il legislatore ha stabilito che in caso di conflitto tra due norme provenienti da fonti differenti (Costituzione e leggi ordinarie) venga applicata al caso concreto la norma dettata dalla fonte che abbia la competenza esclusiva per disciplinare quella determinata fattispecie, escludendo in questo odo che altre fonti possano intervenire.

Il caso tipico di separazione di competenze fra fonti primarie si ha, come abbiamo visto, nel rapporto tra leggi statali e leggi regionali. A tal riguardo bisogna distinguere tra la competenza esclusiva e la competenza concorrente; la Costituzione ha previsto, dicevamo, un potere esclusivo delle Regioni in determinate materie, tassativamente indicate all’art. 117, evitando, così, l’intervento della legislazione statale ed una competenza concorrente.

Il caso della competenza concorrente si verifica quando lo Stato emana una così detta legge cornice, ovvero una legge che fissa le linee essenziali della materia, lasciando alla regione il potere di completare la norma adattando il contenuto alle esigenze territoriali che possono essere diverse tra regione e regione.

Altro esempio è quello relativo ai regolamenti comunitari che trovano applicazione immediata nell’ordinamento statale senza che le fonti interne (anche quelle di grado superiore come la Costituzione) possano intervenire; è evidente che in questo caso i regolamenti comunitari trattano di norme non in contrasto con le costituzioni dei singoli Stati membri dell’Unione Europea.