Vipera

In questa guida imparerai come riconoscere il morso di vipera e cosa fare se si viene morsi da questo serpente.

In Italia la vipera a cui si deve il maggior numero di avvelenamenti in seguito a morsicature è la vipera comune. Talvolta in individui particolarmente debilitati e non curati con sollecitudine, possono avere conseguenze mortali.

 

Sintomi

I sintomi che si riscontrano generalmente dopo la morsicatura di una vipera sono diversi, ma chiaramente individuabili. Innanzitutto dopo essere stati morsi da un serpente è necessario saper riconoscere immediatamente se l’animale che ha prodotto la ferita è un rettile velenoso o se si tratta semplicemente di una specie del tutto innocua che ha reagito ad una sollecitazione violenta.

La risposta si ottiene esaminando la ferita. Se sull’epidermide lesa sono presenti due piccoli punti rossastri disposti ad un centimetro circa l’uno dall’altro si tratta certamente dei segni lasciati da un viperide. In questo caso dopo la morsicatura si determina un dolore acutissimo a cui fa seguito un gonfiore accentuato della parte offesa.

Dopo breve tempo l’individuo colpito accusa forti vertigini mentre la pelle diventa fredda e sudata ed il polso del soggetto si fa irregolare. Seguono nausee fortissimi e vomito. Successivamente il respiro diventa difficile e dopo la perdita della conoscenza può sopraggiungere la morte. Questo naturalmente in certi casi, mentre in altri l’andamento dei fenomeni può essere meno catastrofico.

Può accadere infatti che la vipera abbia da pochissimo tempo morso un qualsiasi animale e che quindi le ghiandole del veleno che si trovano ai lati della bocca, non siano state in grado di produrre una quantità tale da determinare un avvelenamento grave. Conta del resto molto anche la zona nella quale il veleno è stato inoculato. Le conseguenze più gravi si hanno quando la puntura ha raggiunto dei vasi sanguigni perché in questo caso il liquido tossico può agire con estrema rapidità. Se invece i denti veleniferi si sono piantati in zona del corpo ricca di adipe, l’effetto sarà necessariamente meno accentuato.

 

Cosa Fare se si Viene Morsi da una Vipera

In tutti i casi è assolutamente necessario prodigare al ferito tutte le cure utili per superare i primi momenti, in attesa di poterlo affidare alle cure di un medico. Per prima cosa si deve cercare di impedire che il veleno possa con facilità diffondersi per il corpo e siccome in genere sono gli arti ad essere colpiti, è necessario legare l’arto al disopra della parte colpita senza stringere troppo la fasciatura per evitare complicazioni ancora peggiori quali ad esempio l’arresto della circolazione del sangue.

Subito dopo conviene far defluire dalla zona morsicata una certa quantità di sangue e questo si può ottenere incidendo il punto colpito fra i due segni dei denti con un qualsiasi oggetto tagliente. È ormai noto a tutti che non si deve assolutamente succhiare il sangue con la bocca in quanto se sono presenti sulla mucosa boccale delle lesioni attraverso questo è possibile assumere buona parte del veleno contenuto nel sangue che sgorga dalla ferita. Una volta attuate queste cure, è necessario, in assenza del medico, praticare una iniezione di siero antiofidico, presente in commercio e di semplicissimo uso.

Dopo l’iniezione, l’individuo colpito dal morso di vipera deve essere mantenuto in perfetto riposo, al caldo, evitando per altro di fargli ingerire bevande eccessivamente alcooliche e piuttosto somministrando tè e caffè caldi ben zuccherati.

La vipera comune non è tuttavia così aggressiva come si crede generalmente. Se non viene irritato in qualche modo, questo serpente tende a fuggire ed a sottrarsi alla vista dell’uomo. Purtroppo capita spesso di calpestare l’animale o di sfiorarlo salendo sulle rocce ed aggrappandosi ad esse con le mani o sedendosi su un sasso al cui riparo la vipera è acciambellata. La vipera comune poi, si mimetizza facilmente con il terreno, infatti è difficile poter dare una descrizione precisa dell’aspetto con cui si presenta in quanto la livrea è soggetta a variazioni sensibilissime.