La sua Vita.

Osho è stato un grande Maestro spirituale indiano, nato l’ 11 dicembre del 1931 e morto l’ 11 gennaio del 1990. Il suo vero nome era Rajneesh Chandra Mohan Jain e nel 1970 fu ribattezzato come Bhagwan Shree Rajneesh. Solo più tardi fu rinominato come Osho, che è il nome con cui è conosciuto in tutto il mondo. Egli fondò un movimento chiamato Movimento Osho-Rajneesh dove i suoi seguaci sono chiamati “neosannyasin” e meglio noti come “arancioni”.

 

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Immagine di Osho con Enzo Biagi.

 

I primi sette anni.

Come già detto, Osho nacque in India, precisamente a Gadarwara, un piccolo villaggio. Quando nacque, gli astrologi predissero che sarebbe dovuto morire prima che avesse compiuto sette anni d’età. I genitori decisero quindi di farlo crescere con i nonni sino a quando non avesse compiuto il settimo anno d’età. I nonni gli lasciarono durante i suoi primi anni la massima libertà e secondo Osho, fu proprio questo suo crescere senza opposizioni che riuscì a dargli la forza e l’intelligenza, grazie all’auto educazione che fu costretto a darsi. Secondo la sua teoria, se un bambino riceve rispetto, egli diventerà molto più obbediente nei confronti dei genitori mentre se sarà ignorato, egli ignorerà i genitori a sua volta. Compiuto il settimo anno di età Osho tornò a vivere con i genitori e stando ai suoi racconti, fu sempre accompagnato dal nonno paterno, che lo sosteneva e lo supportava in ogni sua scelta.

 

La sua Illuminazione.

A 21 anni si ritenne “illuminato” dopo aver trascorso sette giorni sotto un albero di elengi. Da quel giorno, il 21 marzo del 1953, decise di tramandare antiche e moderne tradizioni tramite le tecniche di meditazione, fino al raggiungimento della propria consapevolezza. Una sorta di corrente che egli definì come il “risveglio”. Negli anni ’60 ottenne la cattedra di filosofia all’Università di Jabalpur e nel 1969 alcuni dei suoi discepoli aprirono una fondazione, permettendo ad Osho di lasciare il proprio lavoro. Tale fondazione fu aperta in un piccolo appartamento, luogo che ben presto divenne troppo piccolo per il grande numero di persone che ogni giorno andavano ad ascoltare la filosofia di Osho. Il 26 settembre 1970 è una data da ricordare. Egli iniziò il suo primo discepolo, detto sannyasin, durante una delle tante meditazioni all’aperto. Nel 1974 fondò il suo Ashram. I visitatori iniziarono ad arrivare da ogni parte del Mondo, sia da oriente che da occidente. Alla fine degli anni ’70 l’Ashram diventa il centro di terapia e di crescita interiore più grande del Mondo. Nel 1981, in estate, decide di trasferire questo esperimento comunitario negli Stati Uniti d’America, per la precisione nello stato dell’Oregon. Anche qui la comunità reagisce molto bene e viene fondata la Rajneeshpuram. Purtroppo però la popolazione locale dopo alcuni anni iniziò a diventare intollerante a causa della diversità culturale. A questo vanno aggiunti alcuni dissidi interni al gruppo. Fu infine obbligato, dopo alcune tristi vicende burocratiche e legali ad abbandonare gli Stati Uniti d’America.

 

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Una fotografia di Osho, Maestro Spirituale Indiano.

 

Osho International Meditation Resort.

Dopo aver girato tante altre nazioni, in cerca del miglior luogo dove far rinascere il proprio Ashram, egli decise di ritornare nella sua amata India e fondò quella che ancora oggi viene chiamata con il nome di Osho International Meditation Resort. Ancora oggi, ogni anno, centinaia di migliaia di persone visitano questo luogo e cercano di praticare la filosofia di Osho, tramandata tramite la trascrizione dei suoi discorsi su libri tradotti in decine di lingue. Osho morì il 19 gennaio del 1990, probabilmente per un indebolimento del suo fisico causato da un avvelenamento che egli subì in carcere, quando era negli Usa. Il suo movimento fu da allora guidato da 21 persone, scelte personalmente da Osho, che formano un gruppo chiamato Inner Circle.