Acquisti on line

Acquisti on line, è bene prestare la massima attenzione a quello che si compra con un semplice click. È facile, infatti, cadere in trappola e utilizzare piattaforme sbagliate, rischiando così di comprare prodotti contraffatti.

 

I dati di Mark Monitor

Cresce la tendenza degli italiani a effettuare acquisti on line. È bene. Però, sapere che non tutte le piattaforme sono uguali e alcune possono rivelarsi delle vere e proprie trappole.

Il rischio di acquistare prodotti contraffatti è elevato e si lega indissolubilmente a quello di ritrovarsi a utilizzare prodotti rischiosi per la nostra salute. A dirlo è un’indagine on line di Mark Monitor, società internazionale specializzata nella tutela e protezione dei brand on line, condotta in ben 10 Paesi, Italia compresa.

 

I settori più a rischio

Esistono settori più esposti al rischio di contraffazione rispetto ad altri. Si tratta, in particolare, di cosmetici, prodotti per la cura della pelle, medicinali e integratori. Tutti prodotti potenzialmente dannosi per la salute delle persone se contraffatti. Basta scorrere, infatti, alcuni dei principali articoli che Al Meglio, il portale dedicato alla salute e al benessere, dedica ai principi attivi delle medicine per rendersi conto di quanto sia importante assumere solo sostanze certificate e acquistate in farmacia o su portali certificati per non incorrere in spiacevoli effetti collaterali.

 

Acquisti involontari

Nella maggior parte dei casi chi compra prodotti contraffatti sul web lo fa in maniera del tutto involontaria. Secondo i risultati dello studio di Mark Monitor, infatti, un quarto degli intervistati, ben il 27 per cento, ha dichiarato di aver proceduto all’acquisto on line di uno dei prodotti appartenenti ai settori indicati in precedenza involontariamente.

Il 32 per cento del campione ha comprato su piattaforme di ecommerce dei cosmetici, il 25 per cento ha cliccato acquista per un prodotto destinato alla cura o alla pulizia della pelle. Sul gradino più basso di questo triste podio ci sono gli integratori alimentari, nell’inconsapevole mirino del 22 per cento dei soggetti presi a campione. A preoccupare ancora di più, però, è l’allarmante dato relativo all’acquisto di medicinali contraffatti.

Un numero a due cifre: ben il 16 per cento delle persone intervistate, infatti, ha comprato, almeno una volta e del tutto inconsapevolmente, un medicinale contraffatto on line. “La minaccia rappresentata dai contraffattori è sempre attuale e colpisce sia i brand che i consumatori. – spiega Anil Gupta, Chief Marketing Officer di Mark Monitor – Per i brand significa una perdita di fatturato, reputazione e fiducia dei clienti.

Tuttavia, quando si parla di prodotti di consumo non originali come cosmetici, prodotti per la pelle, creme solari e medicinali, le conseguenze sugli acquirenti sono molto più gravi, poiché incidono sulla loro salute e il loro benessere. Di conseguenza, spetta ai brand assicurarsi di avere in atto una solida politica di protezione del brand online per affrontare la minaccia della contraffazione e tenere al sicuro i propri clienti”.

 

Dove si compra di più

Quali sono i canali più utilizzati per questi acquisti? È presto detto. Il 39 per cento degli intervistati ha fatto ricorso a un marketplace, il 34 per cento a un motore di ricerca, il 22 per cento ha utilizzato app da dispositivi mobile. Il 20 per cento, invece, ha fatto ricorso a sponsorizzazioni sui social media. Il punto di riferimento che gode di maggiore fiducia da parte degli acquirenti è il sito web del prodotto, lo stesso canale che spesso viene utilizzato per inoltre un reclamo in seguito all’acquisto di un prodotto falso.

Questo perché ben il 34 per cento degli intervistati considera proprio i brand i primi responsabili della protezione dei consumatori dall’attacco di prodotti falsi. Quattro consumatori su 10 incappati nelle trappole dei falsi, infatti, hanno inoltrato reclami direttamente alle aziende produttrici degli originali.