Chi si trova a dover richiedere un mutuo per far fronte alle proprie esigenze personali ha la possibilità di scegliere tra diverse tipologie, tra cui esiste anche il cosiddetto mutuo chirografario. Ecco nel dettaglio le caratteristiche di questo particolare tipo di prestito.

A differenza di un finanziamento tradizionale, in questa tipologia di mutuo, la garanzia non è fornita da un’ipoteca ma da una sottoscrizione cartacea con la quale il richiedente si impegna a restituire la somma concessa dall’istituto finanziario. Poiché, appunto, questo tipo di finanziamento non è coperto da un’ipoteca come garanzia, il richiedente deve fornire alla banca altri tipi di garanzie. Tra queste, come ci viene spiegato sul Portale Bancario egli può offrire un pegno su dei titoli oppure una garanzia cambiaria (che però non può in nessun caso essere superiore alla metà dell’importo del mutuo) o ancora una garanzia personale (per esempio la fideiussione di terze persone scelte dal richiedente).

Il mutuo chirografario può essere di due tipi: quello che viene concesso ai privati e quello che viene, invece, concesso alle aziende. I privati richiedono solitamente questo tipo di mutuo come fosse un prestito personale concesso per esigenze private mentre le aziende possono richiederlo per affrontare spese relative alla propria attività, come l’acquisto di materiali o macchinari. Molto spesso questo tipo di finanziamento viene utilizzato anche per la ristrutturazione di condomini, per la quale non è solitamente possibile offrire una garanzia ipotecaria.

Prevedendo garanzie così particolari, è chiaro che questo mutuo abbia una durata molto breve, di solito non più di quattro o cinque anni, e che l’importo che si può richiedere non sia molto elevato (massimo 30.000 euro). Chi contrae questo tipo di prestito dovrà restituire, tramite una serie di rate, l’importo erogato più gli interessi (fissi, variabili, misti o indicizzati). E’ importante sottolineare il fatto che, rispetto ad un mutuo con ipoteca, i tassi di questo tipo di finanziamento sono sempre più alti anche se i costi di accensione sono più bassi. Per accendere un mutuo chirografario, infatti, il notaio dovrà effettuare una semplice compravendita senza procedere ad iscrizioni ipotecarie.