Fideiussione Bancaria, Definizione e Significato

Definizione

La fideiussione bancaria è il contratto con il quale una persona (fideiussore) si obbliga nei confronti del creditore e garantisce con il suo patrimonio personale l’adempimento di un’obbligazione da parte di un’altra persona (debitore principale).

Si tratta quindi di un accordo che interviene direttamente tra il creditore e il fideiussore, senza che il debitore principale vi prenda parte, e dal quale derivano delle obbligazioni soltanto a carico del fideiussore.

Significato

La fideiussione è un contratto a scopo di garanzia, perchè ha la funzione di garantire l’adempimento di un’obbligazione altrui (anche futura: si pensi per fare un esempio, alla fideiussione per un’apertura di un credito concessa da una banca ad un cliente), e accessorio rispetto a un’altra obbligazione. Poichè la causa della fideiussione è l’obbligazione che viene garantita, essa esiste ed è valida soltanto se esiste ed è valida l’obbligazione principale che garantisce e si estingue automaticamente quando si estingue, per qualsiasi causa, l’obbligazione principale. Non può inoltre eccedere l’ammontare dell’obbligazione principale e non può essere prestata a condizioni più gravose ma può riguardare soltanto una parte dell’obbligazione principale.

In considerazione della gravità delle conseguenze che ne derivano a carico del fideiussore, che si espone al rischio di subire un’esecuzione forzata sul suo patrimonio per effetto dell’inadempimento di un’altra persona, la volontà di prestare la fideiussione deve essere espressa. Non danno luogo ad una fideiussione, quindi, semplici comportamenti come la presentazione del debitore al creditore, la formulazione di giudizi positivi sulla sua solvibilità, l’assicurazione che il credito andrà a buon fine e così via; questi comportamenti, tuttavia, possono dare luogo ad una responsabilità per fatto illecito: se infatti un terzo ha dato alcune informazioni false al creditore, o ha creato in lui l’affidamento che il debitore fosse solvibile, è obbligato a risarcirgli i danni che ha subito.

Per effetto della fideiussione, il fideiussore diviene obbligato in solido con il debitore principale e, in base ai principi generati in materia di solidarietà passiva, il creditore può pretendere il pagamento di quanto gli è dovuto indifferentemente dal debitore principale o dal fideiussore. Le parti tuttavia possono precedere un beneficio di escussione preventiva, in base al quale il fideiussore risponde soltanto se prima il creditore ha agito inutilmente nei confronti del debitore principale.

Quando è previsto il beneficio in esame, il fideiussore ha una responsabilità sussidiaria ma, se vuole evitare di pagare personalmente, ha l’onere di indicare i beni del debitore principale da sottoporre all’esecuzione forzata. Quando in un contratto di fideiussione è stato inserito il beneficio di esecuzione preventiva, il fideiussore non è obbligato a pagare se dimostra l’esistenza di beni del debitore principale sui quali il creditore possa soddisfare il suo credito.

Per quanto riguarda i rapporti con il creditore, il fideiussore può opporre al creditore tutte le eccezioni che gli avrebbe potuto opporre il debitore principale (esclusa però quella di incapacità, perchè la fideiussione è valida anche se viene prestata a favore di un incapace). Il fideiussore inoltre può opporre in compensazione un debito del creditore nei confronti del debitore principale.

Se ha pagato al creditore, il fideiussore ha il diritto di regresso nei confronti del debitore principale per la restituzione della somma pagata, aumentata degli interessi e delle spese sostenute per il pagamento. Inoltre il fideiussore è surrogato nei diritti che il creditore aveva nei confronti del debitore e, quindi, subentra anche negli eventuali diritti di garanzia che assistevano il credito originario.