I gigli, appartengono alla famiglia delle Gigliacee, del genere Lilium, che nel repertorio delle bulbifere da fiore stanno senza dubbio fra quelle all’avanguardia. Piante di mole discreta, raggiungendo spesso il metro d’altezza, sono accumunate dalla bellezza dei fiori, spesso profumati, grandi, bianchi e vivacemente colorati. Questi hanno sei tepali lanceolati od ovali, quasi uguali tra loro o distinguibili in due verticilli di 3 ognuno.

 

Gigli

 

Si propagano tutti per mezzo dei giovani bulbi che si formano attorno a quelli in pieno vigore vegetativo; essi devono essere interrati da agosto a settembre, a circa 20 cm di profondità e ad una distanza l’uno dall’altro di 35-40 cm. I bulbi stessi possono anche essere lasciati in piena terra per 4-5 anni. Gradiscono terriccio leggero con torba, terra di brughiera e sabbia e devono essere annaffiati con una certa abbondanza durante tutto il periodo vegetativo.

Più imponente, e quindi più importante in floricoltura è il giglio maggiore, originario della Cina e del Giappone, noto nei nostri giardini soltanto dal 1819. Esso dà fiori peduncolati, riuniti in gruppi di 3-5, lunghi fino a 20 cm ognuno, a guisa di tromba, di color bianco-avorio e molto profumati.

Altrettanto decorativi sono il giglio reale, a fiori grandi, bianchi, con gola gialla, ed il giglio dorato, i cui ampi tepali, pure bianchi, sono un po’ incurvati all’indietro e presentano, oltre che una striscia giallo-sfumata a guisa di nervatura mediana, una rada punteggiatura di color rosso-bruno elegantemente distribuita. Le antere sono grandi, di color arancione, e conferiscono a questo bel fiore un più completo e raffinato aspetto decorativo.

Ma i gigli, possono anche essere colorati, tra questi vi sono due specie spontanee presenti nei nostri boschi alpini. Il primo è il giglio martagone, alto circa un metro, con una scapo recante foglie ovali, appuntite in verticilli di 5-8 e fiori non grandi, color rosa, cereo-pocellanacei, profumati, con tepali incurvati all’indietro e punteggiati di porpora. La seconda specie è il giglio rosso, con fiori ampi, a corolla campanulata, formata da sei tepali di color arancione-vermiglio brillante, punteggiati all’interno.

Alla prima specie somigliano il giglio tigrato ed il Lilium speciosum, ambedue a fiori molto grandi, a tepali carnosi e rivolti all’indietro, aranciato-rossi nel primo e bianchi o bianco-rosei nel secondo, sempre punteggiati o tigrati.

Al secondo si collega esteticamente il lilium umbellatum, a fiori raggruppati in cima allo scapo, di cui esistono alcune varietà notevolmente eleganti, due delle quali sono le piùapprezzate: la “Golden Fleece” a fiori con tepali rosso scuro poco punteggiati, e la “Darkest of All”, a tepali aranciato-vermigli, più tigrati.

Tutti questi gigli, sono originari dell’Asia orientale, è invece di origine nordamericana il Lilium superbum a fiori penduli, rosso-ocracei macchiettati porpora-violaceo.