Kos

L’Isola di Kos ha tutto il necessario per essere un luogo da sogno: le sue famose spiagge di Kos, un clima mite per gran parte dell’anno, e interessanti monumenti di varie epoche storiche. Nonostante la sua fama, l’isola ha catturato l’attenzione dei turisti fin dai primi anni del ‘900, il turismo non è l’unica forma di economia presente.

L’agricoltura, infatti, è ancora un’importante fonte di reddito per molte famiglie. Anche l’allevamento è comunque molto presente, tanto che non è così raro vedere molti bovini al pascolo vicino ai tanti complessi alberghieri presenti. Va comunque ricordato che Kos è seconda solo a Rodi, nel Dodecaneso, per il numero di turisti che la visitano ogni anno.

 

Le città di Kos

La città più grande dell’isola, nonché capoluogo, è Kos. La città, che è di dimensioni abbastanza grandi anche se non particolarmente popolata, si sviluppa un po’ in tutte le direzioni. Dalla città si ha un’ottima vista di Rodi, in particolare del porto di Mandraki, e di Bodrum in Turchia. Zone di particolare interesse sono quelle del castello, del bazar musulmano e di Haluvaziá, il vecchio quartiere dei fabbri.

Altri centri abitanti, di dimensioni minori, che si possono visitare durante la propria vacanza sono Cardamena, Cefalo, Tigaki, Mastichari, Marmari e Pilì. Oltre a questi vale la pena visitare a piedi del Dikeo, il monte più importante dell’isola, per visitare la comunità di Asfendiù. Una collettività, composta da cinque piccoli villaggi, che ormai può essere considerato un paese fantasma per lo scarso numero di abitanti che ancora ospita.

 

I Monumenti dell’Isola di Kos

Il castello di Neratzia, vicino al porto, è uno dei monumenti più visitati della città di Kos. Costruito attorno al 1300, venne ulteriormente ampliato per scopi militari nel 1500 circa. In seguito alla conquista dell’isola da parte degli italiani, durante la guerra italo-turca, il castello venne restaurato allo stato attuale; più per scopi conservativi che militari.

I Cavalieri di San Giovanni, i costruttori del castello di Neratzia, per meglio difendere l’isola in caso di attacco dei turchi, hanno edificato una seconda fortificazione, il castello di Antimachia. Il castello di Neratzia, visitabile tutto l’anno, è accessibile da un ponte che da sulla piazza in cui si può ammirare il famoso Platano di Ippocrate. Quest’albero, divenuto famoso perché, secondo il folclore, il grande medico e filosofo greco avrebbe insegnato sotto i suoi rami, è comunque molto più giovane di quanto si pensi. Infatti, ha solo, si fa per dire, più o meno 700 anni.

Nelle vicinanze del Platano si possono ammirare altri due magnifici monumenti dell’isola, la Moschea Loggia, e la Moschea Defterdar. Queste due moschee, di pregevole fattura, non vengono oggi utilizzate per scopi religiosi, visto che di solito viene usata la più moderna Moschea Atik nel bazar ottomano.