Libera Concorrenza, Cos'è, Come Funziona, Liberismo Economico

Cos’è

La libera concorrenza, anche definita concorrenza pura, è la forma di mercato che vede rispettivamente moltissimi operatori sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta. Il prodotto considerato è omogeneo (cioè lo stesso tipo di bene o servizio), gli operatori soprattutto dal lato dell’offerta possono liberamente entrare in questa forma di mercato con il loro prodotto.

A questi caratteri se ne aggiunge un altro: la trasparenza; per trasparenza si intende la massima diffusione delle informazioni tra gli operatori in modo tale da poter consentire a questi di conoscere tutte le condizioni necessarie per poter prendere le decisioni più opportune e vantaggiose per loro.

Come Funziona

In questa forma di mercato il prezzo non può essere condizionato da un singolo produttore in quanto gli operatori economici sono tantissimi e se un produttore aumentasse il prezzo del bene prodotto i consumatori comprerebbero lo stesso bene da altri produttori; allo stesso modo un solo consumatore non incide sulla formazione del prezzo di mercato, ad esempio chiedendo uno sconto particolare ad un produttore, in quanto lo stesso produttore ha la possibilità di vendere il bene ad un altro consumatore che non chiede durante la compravendita nessuna riduzione del prezzo.

Questi comportamenti sono definiti di libera concorrenza in quanto si è produttori che i consumatori, singolarmente, non possono incidere sulla formazione del prezzo del bene. Questa forma di mercato è auspicabile in teoria in quanto offre al consumatore il vantaggio di comprare un bene o un servizio al prezzo più competitivo ed al produttore la massima possibilità di parteciparvi (entrando in questo mercato con molta facilità), ma nella pratica non è realizzata.

In altre parole, è considerata la migliore forma di mercato in quanto può assicurare l’efficiente utilizzazione delle risorse economiche e quindi consente la produzione ed il consumo della maggiore quantità possibile di beni e servizi.

Esiste sicuramente una tendenza verso questa forma di mercato ma le condizioni complessive del sistema economico sono tali che non consentono la realizzazione della forma di mercato definita libera concorrenza.

Pensiamo ad esempio d’un bene di largo consumo come il pane; per questo bene possiamo verificare che esiste una differenza di prezzo sia per lo stesso tipo di pane sia rispetto alle diverse aree geografiche del nostro Paese. Questa differenza, anche se minima in termini percentuali: ad esempio del 10,15%, conferma che questa forma di mercato per il bene pane non è definibile come concorrenza perfetta.

Liberismo Economico

La libera concorrenza è la forma di mercato auspicata dagli economisti appartenenti a scuola di pensiero del liberismo economico. Il liberismo economico pone a suo fondamento un concetto essenziale rappresentato dal fatto che il mercato, ed in modo più ampio, il sistema economico, ha la capacità di autoregolarsi secondo proprie leggi.

Questo comporta che nessun soggetto economico deve influenzare in modo determinante il funzionamento del mercato. L’operatore economico, secondo questa scuola di pensiero, capace di determinare andamenti significativi del mercato, è rappresentato dallo Stato. Lo Stato non deve intervenire nel mercato ma deve solo creare le condizioni affinché il mercato possa funzionare autonomamente. Le funzioni chieste allo Stato sono quelle di garantire l’ordine e la sicurezza nel Paese, il rispetto delle leggi attraverso l’amministrazione della giustizia.

Un Mercato che si Autoregola

Il mercato che si autoregola attraverso la forma della libera concorrenza, secondo altri economisti, non garantisce per tutti condizioni di vita adeguate; lo Stato in questo caso deve intervenire realizzando una politica economica che garantisca una protezione sociale per tutti quei cittadini che non hanno i mezzi per poter competere in un sistema economico di libera concorrenza.

Infatti, il problema di fondo è costituito proprio dal fatto che le condizioni economiche non sono per tutti paritarie; i disoccupati, ad esempio, non hanno la possibilità di ricevere reddito da lavoro, così come gli anziani usufruiscono di pensioni minime inadeguate per affrontare la vita.

Intervento dello Stato

Intervento dello Stato è quindi necessario per riequilibrare le condizioni generali della vita economica e sociale del Paese; il liberismo economico o lasciar fare non può essere realizzato proprio per le varie condizioni esistenti nel Paese; pensiamo al divario tra Nord e sud del Paese ancora abbastanza marcato; pensiamo alle infrastrutture inadeguate del sud che non aiutano lo sviluppo economico di questa parte della nazione.