Pesci d'Acquario Zebra, Combattente, Palla, Neon e i Pesci da Fondo

In questo articolo parleremo dei pesci d’acquario e ci soffermeremo su alcuni pesciolini un po’ particolari come il pesce zebra, il pesce combattente, il pesce palla ed il pesce neon.

La sempre maggiore industrializzazione delle città ha portato alla rarefazione delle zone verdi, dove un tempo era possibile vedere qualche uccellino volare; le scarse aree urbane ancora riservate a verde sono ormai soffocate dal cemento delle costruzioni circostanti.

La maggior parte quindi delle persone che vive in città, soltanto la domenica, generalmente con il sacrificio di lunghe code in macchina, può godersi qualche ora di vita a contatto della natura. Forse anche per questo, e soprattutto nei centri dove l’industrializzazione è in continuo aumento, si è assistito al diffondersi di una nuova passione: l’acquario domestico.

L’acquario rappresenta un piccolo mondo a sé stante, ricco di forme di vita, di esemplari strani, dalle forme esotiche e dai vivaci, straordinari colori.

Pesce Zebra

Normalmente, un acquario domestico è all’inizio abitato soltanto da pochi esemplari, appartenenti ad un numero esiguo di specie; è facile però che, durante una passeggiata, il neo-acquariofilo passi davanti alla vetrina di un negozio di Pesci tropicali dove, per esempio, sono da poco giunti, in quantità dei Brachydanio rerio. Questi pesci d’acquario, lunghi 3 o 4 cm, presentano delle striature longitudinali alternate, bianche e nere, per cui vengono detti “pesci zebra” o chiamati in Italia anche con il nome di Juventini.

In considerazione del loro caratteristico aspetto, che ravviva l’ambiente dell’acquario, del loro basso costo e, non ultimo, del fatto curioso che essi ricordano una notissima squadra di calcio, il suddetto amatore tornerà certamente a casa con un sacchetto di politene o con un recipiente pieno d’acqua, con 4 o 5 vivaci pesciolini, tra i quali vi sarà anche qualche femmina. Questa ultima precisazione è importante, poiché tali Pesci si riproducono facilmente in cattività. Si ricorda pertanto, che quando la femmina si presenta con l’addome molto rigonfio, è il momento di isolarla in un altro recipiente di vetro con 2 o 3 tre individui di sesso maschile.

Nella giornata stessa si potrà notare la deposizione di piccolissime uova, che cadranno fra le foglioline delle pianticelle acquatiche, sistemate sul fondo. Tolti i “riproduttori” dalla vaschetta, si deve attendere due giorni per poter vedere i neonati; dopo altre 48 ore, 150-200 avannotti nuoteranno liberamente, incominciando a nutrirsi dei microorganismi presenti nell’acqua.

Pesce Combattente

Oppure l’acquario sarà arricchito da un esemplare di Betta splendens maschio: il famoso “pesce combattente” del Siam, che è provvisto di ampie e lunghe pinne colorate. Non è possibile tenere due maschi di questa specie nello stesso acquario, in quanto uno dei due sarebbe destinato a morire ucciso dall’altro. Nel Siam infatti, questi Pesci vengono utilizzati per gare di combattimento.

Normalmente però un “acquariofilo”, è nello stesso tempo anche un protettore della natura e quindi evita tali spettacoli cruenti. Egli come “surrogato” del combattimento cruento, per gli amici che vengono ad ammirare il suo acquario, appoggerà su una parete della vasca uno specchio; il pesce combattente interpreterà allora immediatamente una lotta contro la sua immagine riflessa.

Esiste anche la femmina del Betta: questa ha un aspetto molto meno appariscente del maschio ed è quindi meno richiesta.

Se però il maschio emette delle bolle d’aria dalla bocca, ciò vorrà dire che esso ha nostalgia della femmina; allora sarà bene procurargliene una, rigonfia di uova, e metterla con il maschio in una vaschetta, senza altri Pesci. Si assisterà allora ad uno spettacolo insolito: il maschio prepara un nido sulla superficie dell’acqua, emettendo dalla bocca tante bollicine d’aria, rivestite di una particolare secrezione mucosa. Sotto questo nido il maschio stesso corteggia la femmina ed ogni tanto la avvolge col proprio corpo premendole lievemente l’addome in modo da farle emettere alcune uova, che vengono fecondate mentre cadono verso il fondo; i genitori le raccolgono con la bocca e le immettono nel nido galleggiante.

Infine il maschio allontana la femmina e da quel momento, notte e giorno, veglia sul nido continuando a produrre nuove bolle in sostituzione di quelle che via via scoppiano.

In un acquario generalmente non manca mai il Lebistes reticulatus, specie in cui il maschio, più piccolo della femmina, è coloratissimo con una grande varietà di disegni, ed al contrario la femmina è quasi incolore. Mentre la maggior parte delle altre specie è ovipara, cioè depone uova, questa specie è ovovivipara, ossia la femmina trattiene le uova fecondate nell’addome ed emette direttamente gli avannotti. L’alimentazione della genitrice deve perciò essere abbondante per evitare che mangi i propri figli appena nati.

Pesce Palla

Un altro interessante e simpatico pesce d’acquario è il Tetraodon fluviatilis, il cosiddetto “pesce palla”, che ha un colore giallo canarino con tante macchie nere. Quando è spaventato, esso si gonfia e diventa veramente rotondo come una palla; questo effetto può essere ottenuto togliendolo dalla vasca con un retino e adagiandolo, con delicatezza, sul palmo della mano: immediatamente il pesce si gonfia smisuratamente al punto che, rimesso in acqua, galleggia con l’addome rivolto in alto finché, con un lieve sibilo, emette l’aria in eccesso e ritorna a nuotare in equilibrio idrostatico.

Pesce Neon

Tra le specie di taglia piccola, che presentano il solo inconveniente di non poter essere messe con altri Pesci troppo grossi per il rischio di essere divorati, è da ricordare l’Hyphessobrycon innesi, o “pesce neon”. Il suo nome volgare è molto appropriato in quanto esso ha l’aspetto di un corpo luminescente: ciò è dovuto ad una striscia longitudinale azzurra, che riflette fortemente la luce, ed al color rosso vivo della metà posteriore ed inferiore del corpo.

Corydoras Agassizi

Vi sono Pesci che vivono continuamente a contatto del fondo, ove si nutrono di detriti e di alimenti sfuggiti agli altri Pesci: questi sono i cosiddetti pesci pulitori del fondo. Tra questi è molto interessante la specie Corydoras agassizi, che presentano un colore azzurro-acciaio con i disegni che ricordano quelli della pelle di leopardo.

Questo “pulitore” trascorre la giornata a frugare tra la ghiaietta alla ricerca di alimento: è un utilissimo collaboratore dell’acquariofilo in quanto ingerisce molti detriti che, decomponendosi, potrebbero portare all’inquinamento dell’acqua, con conseguente moria di pesci.

Acanthophthalmus Semicintus

Un altro pesce di fondo è l’Acanthophthalmus semicintus, che ha la forma allungata, serpentiforme, con il dorso giallo, solcato da grosse bande trasversali color marrone; questo pesce, durante il giorno, s’immerge spesso nella sabbia o rimane nascosto tra le pietre.