L’evoluzione di alcuni animali è influenzata da altri. Per esempio i predatori e le loro prede si sono reciprocamente influenzati. Spesso entrambi devono essere in grado di correre molto chic e avere lunghe gambe.

Ci sono diversi tipi di zampe. Un felino cacciatore, come il ghepardo, a quattro dita per zampa con artigli aguzzi. Gli artigli gli servono per far presa quando si arrampica o per afferrare le sue vittime. L’antilope ha solo due dita per zampa ed al posto degli artigli presenta delle unghie molto robuste, che ne facilitano la corsa.

 

Predatori-e-Prede

 

Vi sono inoltre delle differenze tra gli occhi di un predatore e quelli di un animale non cacciatore. Entrambi necessitano di una vista molto acuta. Il predatore ha bisogno di una missione che si allunghi in avanti per poter misurare meglio le distanze, mentre la preda necessita di una visione globale dell’ambiente circostante per poter prevedere l’arrivo del predatore. La volpe agli occhi nella parte anteriore della testa, mentre il coniglio li ha ai lati.

Di grande aiuto sia per il predatore che per la preda è riuscire a mimetizzarsi, cioè non serve essere avvistati grazie i propri colori.

Molti animali hanno sviluppato strisce o macchine per confondersi tra le ombre screziate del bosco; quelli che vivono nelle aperte pianure dell’Africa hanno colori in perfetto abbinamento con lo scenario che li circonda. I leoni armonizzano perfettamente con la savana, così come le gazzelle che si cacciano.

Sono gli animali che hanno molti predatori a mimetizzarsi meglio. Per i bruchi, i lepidotteri o i minuscoli pesci del mare, l’unica difesa è quella di essere quasi invisibili. Molti lepidotteri si confondono con la corteccia di un albero, i pesci possono imitare le alghe o nascondersi tra i coralli.

Per i lepidotteri e inutile mimetizzarsi durante la notte quando volano, poiché i loro nemici, i pipistrelli, sono quasi ciechi e hanno sviluppato di conseguenza un udito molto acuto. Si cacciano affidandosi alla percezione dei suoni, ascoltando gli echi dei loro acuti squittii. Anche nell’oscurità riescono facilmente a catturare gli insetti.

Le robuste zampe del ghepardo sono adatte alla corsa veloce, mentre gli esili zoccoli della gazzella di Thompson le permettono di correre e saltellare.