Visore Notturno

Il visore notturno è uno strumento ottico che, amplificando la luce presente nell’ambiente, consente la visione anche in condizioni di luce crepuscolare, oscurità o buio completo.

I visori notturni sono commercializzabili e disponibili presso i negozi specializzati. Il loro costo è variabile e dipende dalla tecnologia impiegata: si va dai modelli più economici (poche centinaia di euro) a quelli di seconda generazione ben più costosi (oltre 1000 euro).

Nella scelta del visore notturno occorre prestare attenzione ad alcuni parametri essenziali, tra cui la generazione di appartenenza, la potenza dell’illuminatore infrarosso, la capacità di ingrandimento, la risoluzione, il campo visivo, la distanza minima di messa a fuoco, la portata massima, il peso e l’ingombro, la presenza di sensori di protezione alla luce, la durata delle batterie e l’alimentazione, la compatibilità con illuminatori supplementari IR e ottiche, l’impermeabilità, galleggiabilità e colorazione ad alta visibilità (specie in caso di uso in navigazione).

 

Visori Monoculari, Bioculari e Binoculari

A seconda della tipologia di chassis, possiamo individuare tre principali tipologie di visore notturno: i visori monoculari, i visori bioculari e i visori binoculari.

I visori monoculari si caratterizzano per la presenza di un unico oculare, obiettivo e tubo intensificatore. All’occorrenza possono essere integrati a slitte weaver, head set o elmetti, così da consentire la visione a mani libere. Leggeri, pratici e di modeste dimensioni, offrono ingrandimenti fino a 12x con la possibilità di effettuare foto e video.

I visori bioculari si distinguono dai visori monoculari per la presenza di due oculari, accompagnati sempre da un solo tubo intensificatore e un singolo oculare. Integrabili a head set ed elmetti per la visione a mani libere, consentono una visione più ampia dei visioni monoculari pur risultando leggermente più ingombranti.

I visori binoculari o goggles sono visori notturni equipaggiati di due tubi di intensificazione, due oculari e due obiettivi. L’ingombro è pari a quello dei visori bioculari, pur in presenza di un peso superiore.

 

Dove si Usa

I visori notturni trovano impiego principalmente nel settore militare, dalle forze dell’ordine, dai vigili del fuoco, pur trovando applicazione anche nel settore sorveglianza, in medicina, nelle applicazioni venatorie, nella navigazione e in volo, nel settore media broadcast.

Si può inoltre ricorrere a dispositivi per la visione notturna nell’ambito dell’esplorazione, escursionismo e caccia, osservazione naturalistica delle specie notturne, ecc.

 

Come Funziona

Il funzionamento della maggior parte dei visori notturni prevede la cattura della luce ambientale disponibile (luce riflessa dalla luna, luce stellare, fascio di infrarossi) da parte dell’obiettivo frontale.

La luce viene successivamente incanalata in un fotocatodo, che ha il compito di trasformare i fotoni della luce in elettroni.

Gli elettroni, il cui numero è amplificato tramite processi chimici ed elettrici, passano su uno schermo a fosfori, che riproducono l’immagine finale mediante l’oculare.

Gli attuali modelli di visore notturno sono leggeri e maneggevoli, lontani anni luce dalle prime ingombranti e pesanti versioni comparse alla fine della seconda guerra mondiale.

I primi strumenti per la visione notturna (oggi ribattezzati “di generazione 0”) offrivano scarsa praticità a causa delle loro dimensioni e del loro peso ed un campo visivo e focale contenuto.

Lo sviluppo delle tecniche di intensificazione dell’immagine (basate sull’amplificazione delle fonti di luce disponibili nell’ambiente notturno, come la luce stellare e quella riflessa dalla luna) e l’evoluzione della tecnologia degli infrarossi ha portato alla produzione di visori notturni sempre più efficaci, pratici ed efficienti.

I visori notturni attualmente esistenti possono essere catalogati in quattro principali categorie, sulla base delle caratteristiche tecniche e funzionali, della tecnologia utilizzata e delle prestazioni offerte:

 

Visori Notturni 1 Generazione (versioni: I Gen, I Gen+)

Per ottenere l’intensificazione luminosa viene impiegato un fotocatodo S-20 ad inversione elettrostatica e accelerazione degli elettroni. Consentono la visione notturna (con intensificazione fino a 20000x) pur risultando fortemente condizionati dalla presenza di luce riflessa dalla luna e stellare, da cui dipende il loro funzionamento. Sono abbastanza pesanti e ingombranti, la durata è relativamente limitata (2000 ore) con lunghi tempi di spegnimento, può presentarsi distorsione ai bordi, possono creare bagliori in presenza di accese fonti luminose.

 

Visori Notturni 2 Generazione (versioni: II Gen, II Gen+, II Gen I, II Gen IA, II Gen CGTi, II Gen HPT)

L’intensificazione luminosa è ottenuta attraverso un fotocatodo S-25 (rosso esteso) con piatto a microcanali. Il piatto a microcanali è situato immediatamente dietro il tubo fotocatodico ed è composto da milioni di tubi in vetro paralleli, con la funzione di amplificare gli elettroni in entrata. La qualità dell’immagine è sensibilmente superiore alla prima generazione, l’amplificazione consentita dal tubo intensificatore può arrivare a 30000x. Offrono una durata superiore ai dispositivi di prima generazione (5000-10000 ore a seconda della versione), anche se ne condividono la sensibilità alle fonti luminose (con possibilità di bagliori).

 

Visori Notturni 3 Generazione (versioni: III Gen, III Gen+, III Gen OMNI I, III Gen OMNI II, III Gen OMNI III, III Gen OMNI IV)

Visori ad esclusivo uso militare, per l’intensificazione luminosa impiegano un fotocatodo all’Arsenuro di Gallio e un disco a microcanali ricoperto da una pellicola con barriera di ioni per garantire una maggiore vita lavorativa del tubo illuminatore. Offre ottime prestazioni in termini di amplificazione (fino a 40000x) e consente una visione ottimale anche al buio senza luce riflessa dalla luna e stellare.

 

Visori Notturni 4 Generazione

Visori ad esclusivo uso militare, impiegano la stessa tecnologia dei visori di terza generazione (fotocatodo all’Arseniuro di Gallio e disco a microcanali) ma fanno a meno della pellicola di protezione, riuscendo così a garantire una migliore stabilità e qualità dell’immagine sia pur a scapito della durata (inferiore alle 10000 ore). Implementano la funzione Auto Gated che riduce la possibilità di bagliori dovuti a luce improvvisa.

 

Prestazioni

Le prestazioni variano sensibilmente a seconda del dispositivo utilizzato: se con un visore di prima generazione è possibile disporre di buone condizioni di visibilità per una distanza di diverse decine di metri, con i visori di seconda generazione questa soglia può aumentare di almeno dieci volte. I visori notturni di terza e quarta generazione impiegano tecnologie molto avanzate che permettono di estendere la visibilità persino a diversi chilometri di distanza.

In aggiunta alle categorie evidenziate, è possibile trovare altre tre generazioni di tubi prodotte dall’olandese DEP-Photonis: SuperGen (dalle prestazioni equiparabili a II generazione plus e III generazione americana OMNI II), XD-4 (dalle prestazioni equiparabili ai tubi di III generazione in presenza di luce notturna urbana, inferiori in caso di buio completo), XR-5 (ultima generazione, prestazioni non ancora note con precisione).