Kawasaki, Honda, ma anche Ducati e Yamaha: ormai è quasi scontato trovare la frizione antisaltellamento nella dotazione di base delle moto di grande potenza delle principali case del mercato. Ma anche quando non è prevista, c’è sempre l’aftermarket che arriva in supporto degli appassionati delle due ruote e della velocità.

Un aiuto per tutti

Il primo nome che viene in mente in questa circostanza è quello di Stm, azienda torinese che ha iniziato la propria attività agli inizi degli anni Ottanta, grazie a una collaborazione sulle moto Ducati nelle competizioni sportive (contribuendo sin da subito alla vittoria di due titoli mondiali nella categoria Superbike), e che oggi presenta prodotti adatti a ogni grande moto, come si può vedere sul catalogo presente sul rivenditore online omniaracing.net dedicato alle soluzioni di frizione antisaltellamento realizzate da Stm.

Un dispositivo utile

Questo particolare dispositivo, che essenzialmente evita il fastidioso e pericoloso bloccarsi della ruota posteriore nel corso delle staccate (che produce il pericolo saltellamento della moto e la conseguente instabilità nella conduzione del mezzo), ha una utilità di primaria importanza, perché appunto consente di rendere più stabile ed efficace la guida, rivelandosi decisiva in particolare per i motori potenti, come Mono e Bicilindri, anche a causa dell’elevato freno motore presente.

Un sostegno alla scalata

In dettaglio, la funzione dell’antisaltellamento consiste nel far slittare i dischi frizione: questa situazione consente di evitare il completo trasferimento del freno motore alla ruota, scongiurando dunque il tipico saltellamento che rischia di causare una perdita di aderenza e stabilità. I vantaggi di una frizione di questo tipo sono ancora più evidenti quando si parla di guida sportiva e, in particolare, in occasione della scalata simultanea di più marce, senza parzializzare il comando frizione.

La Kawasaki apprezza

Come detto, anche le grandi case produttrici sono state conquistate dai vantaggi di questo dispositivo, prevedendone la presenza anche nelle dotazioni di base dei loro ultimi modelli. I casi più recenti sono quelli di Kawasaki e Honda, come vedremo, ma anche la Ducati continua la sua collaborazione con la Stm; ma partiamo dal Giappone e dall’azienda di Akashi, che ha presentato la nuova Versys X 300, piccolo “crossover” con motore da 296 cc (già testato sulla sportiva Ninja 300 e sulla nuda Z300, aggiornato per adeguarlo alla normativa Euro4) e ruota anteriore su cui tornano i raggi.

La risposta di Honda

Ebbene, insieme alle altre caratteristiche, le ultime prove su strada della “piccola” Versys hanno evidenziato l’utilità della frizione antisaltellamento, che ha dimostrato tutto il suo valore nel contribuire a rendere la guida di questa moto comoda e senza rischi. Sempre dall’Oriente, poi, arriva la risposta di una diretta concorrente come l’Honda, che invece ha inaugurato il 2017 inserendo proprio la frizione antisaltellamento tra la dotazione regolare della CB1100 EX 2017.

Migliorare la maneggevolezza di un colosso

Come evidenziato dagli esperti, questo gigante (255 chili dichiarati) dallo stile retrò trova giovamento nella conduzione proprio dall’inserimento di dispositivi tecnici, come l’ABS e la frizione che aiutano in caso di frenate di emergenza o scalate troppo repentine; a migliorare la maneggevolezza, soprattutto nei cambi di direzione, concorre anche la scelta di ridurre la dimensione degli pneumatici, che sono da 110 mm all’anteriore e da 140 al posteriore, così da offrire un compromesso favorevole tra guidabilità, appoggio, trazione e grip in frenata.

La Ducati non resta indietro

Torniamo in Italia per chiudere il cerchio, concentrandoci sulla proposta della Ducati per la splendida 939 SuperSport, che la società di Borgo Panigale ha interpretato come sportiva per tutti. Oltre alle incredibili novità estetiche e tecniche, la super moto Ducati vanta anche una ottima proposta per accompagnare la frenata, più sicura grazie all’Abs, che non allunga gli spazi necessari, e alla frizione antisaltellamento che mantiene sempre stabile il posteriore.