Gli animali vengono detti eterotrofi si nutrono con sostanze organiche già pronte, ma in modo diverso a seconda della loro struttura.

Negli organismi unicellulari, come protozoi, tutta la cellula e addetta alla nutrizione. In alcuni, come l’ameba, la nutrizione avviene per fagocitosi, ossia in seguito alla incoronazione del cibo da parte dei prolungamenti della membrana.

Negli animali pluricellulari più semplici non esiste un vero e proprio apparato digerente. Nelle spugne, i polipi, nei celenterati, nei corali, la cavità del corpo una serie di canali sono addetti alla digestione e alla distribuzione delle sostanze nutritive e dell’ossigeno.

Negli insetti vi sono apparati boccali diversi, a seconda del tipo di alimentazione: alcuni adatti a tagliare, altri a lambire, altri a triturare o pungere. Un modo particolare di nutrirsi e quello della chiocciola che, in bocca, ha una lingua ricoperta di piccolissimi dentelli che agiscono come una raspa possono tritare tenere foglie o piantine.

Nei vertebrati esistono dentature diverse a seconda del tipo di alimentazione. Nei pesci la maggior parte del nutrimento è costituito da plancton, pesci più piccoli da uova di altri pesci.

Gli anfibi si nutrono in modo diverso, a seconda che siano allo stadio di girino e quindi viventi in ambiente acquatico, o adulti: nel primo caso si nutrono con i pesci, nel secondo sono grandi divoratori di insetti.

I rettili (coccodrilli, serpenti, lucertole) sono carnivori; possiedono una bocca della tattile, tanto da poter ingoiare prede anche molto più grandi di loro.

Gli uccelli hanno zampe ecco formati a seconda dell’ambiente nel quale vivono e quindi hanno un tipo diverso di alimentazione. Il cibo viene immagazzinato e ammorbidì per un certo tempo nel gozzo. Nello stomaco ghiandolare in cui triturato con l’aiuto di alcune pietruzze ingerite precedentemente.

Anche nei mammiferi il modo di nutrirsi di bene dall’ambiente nel quale vivono. I mammiferi sono specie onnivore, che si nutrono cioè di cibi diversi, carnivore, che si nutrono di carne, ed erbivoro che si nutrono di vegetali.

Agli animali erbivori osserviamo l’apparato digerente di un bovino. Esso è formato da quattro sacche comunicanti fra loro: rumine, reticolo, omaso e abomaso. In un primo tempo l’animale inghiotte direttamente l’erba o quant’altro di cui si nutre; successivamente, mentre se ne sta a riposo, la rigurgita dallo stomaco (che gli serve da serbatoio del cibo) e procede a triturarla, a ruminarla, per avviarla poi a digestione vera e propria.

La lunghezza dell’intestino dipende sempre da diverso tipo di alimentazione. Le parti si digerisce piuttosto lentamente avendo molte scorie, ha bisogno di rimanere a lungo nell’intestino per essere assimilata mentre nei carnivori di intestino è evidentemente più corto.