L’ENI è una multinazionale italiana con sede a Roma che opera nel campo degli idrocarburi.

Considerata una delle supermajor mondiali, ha attività rilevanti in circa 79 paesi, ed è attualmente l’undicesima società più grande del mondo, con un capitale sociale di circa 68 miliardi di euro.

Per la sua storia ha sempre suscitato un grande interesse negli investitori e nei potenziali tali.

Ma conviene davvero acquistare azioni Eni? E perché?

 

L’azienda Eni

 

Acronimo di ” Ente Nazionale Idrocarburi”, l’Eni nel corso degli anni ha allargato e differenziato la propria attività, i propri investimenti e i propri orizzonti, espandendosi anche al campo degli appalti, dell’energia nucleare, prodotti chimici e materie plastiche, estrazione mineraria e costruzione di macchinari di raffinazione, estrazione e distribuzione.

Il Governo Italiano detiene al momento circa il 30% delle quote azionarie della società, suddiviso nel 26% presso la Cassa Depositi e Prestiti e il restante 4% presso la Tesoreria di Stato.

Inclusa tra le prime 100 aziende mondiali a livello di fatturato, nel 2016 l’Eni è al sessantacinquesimo posto.

Tuttavia è all’ottavo posto tra le aziende operanti nel medesimo settore, quello dell’energia.

Fondata nel 1952 allo scopo di esplorare ed acquisire giacimenti petroliferi, commercializzando i prodotti derivati.

Il suo loro è un cane a sei zampe, che rappresentato le quattro ruote delle autovetture più le due gambe del suo autista.

Le attività di ricerca ed estrazione di petrolio e gas naturale sono incentrate soprattutto nei paesi africani, tanto è vero che nel 2013 la società ha venduto le attività analoghe in Europa orientale per aumentare i profitti e non disperdere capitali in territori molto distanti fra loro.

 

Investire in ENI. Conviene?

 

azioni eni in tempo realeIl titolo Eni ha un valore nominale medio di circa 16,18 euro , con una crescita media dello +0,046% nel corso dell’anno corrente, tenendo presente che a Gennaio si era partiti da un valore di € 13,83.

Alle spalle delle Eni c’è certamente una storia importante, che da sola non basta a giustificare un investimento.

Occorre anche valutare i dati attuali e fare qualche previsione circa il futuro.

Attualmente i ricavi societari sono in calo costante dal 2011, in concomitanza alla discesa costante del prezzo del petrolio, che ha determinato anche una contrazione dei costi aziendali.

La redditività è bassa, circa lo 0,134% negli ultimi cinque anni.

Tuttavia la liquidità societaria è elevata, ed ogni azione ha un valore leggermente più basso in proporzione al valore della struttura della società.

I dividendi azionari sono positivi, in quanto rimasti costanti nel tempo.

Tenendo presente tre fattori chiave, ovvero che l’andamento del prezzo delle azioni è alquanto volatile, in quanto segue di pari passo le quotazioni del petrolio ed energetiche in generale, che il rendimento delle azioni acquistate è positivo, grazie alla costanza dei dividendi azionari, e che l’azienda è molto ben patrimonializzata, possiamo dire che conviene investire in azioni Eni.

Il fattore che può incidere negativamente sui ricavi azionari è dato dalle turbolenze del mercato energetico, influenzato da fattori differenti, quali le politiche opec o dal prezzo del petrolio.

Tuttavia le previsioni future sono molto positive, a partire dal dividendo con cui si concluderà il 2018, pari ad € 0,80 centesimi, uno dei migliori sul mercato.

Inoltre le azioni Eni pagano i dividendi due volte l’anno: quello di settembre è un anticipo sul dividendo dell’anno successivo.