I prestiti personali, chiamati anche più generalmente prestiti sono, come dice la parola stessa, prestiti personali nei quali viene definita una somma di denaro emessa da una banca o un istituto di credito autorizzato che viene data al richiedente, il quale si impegna a rimborsarla secondo un piano rateale definito all’atto della stipula del prestito. Come nel caso dei mutui on line anche le rate dei prestiti personali comprendono un tasso di interesse, ma nei prestiti personali a differenza dei mutui on line questo tasso di interesse è fisso.

Quanto scritto qui sopra, si può riassumere con un esempio semplicemente immaginando che una persona A richiede alla società finanziaria 1000 euro. Dal momento in cui la società finanziaria eroga questa somma il soggetto A dovrà rimborsare mensilmente questa somma iniziale aumentata degli interessi.

I prestiti personali fanno parte della categoria del cosiddetto “credito al consumo” poiché differentemente a quanto accade con i mutui on line non vengono erogati per un acquisto ben preciso ma vengono catalogati come finanziamenti non finalizzati in quanto il richiedente può disporre della cifra come meglio crede. Inoltre, a differenza dei mutui on line qui non esiste quindi un oggetto che possa fare da garanzia nel caso in cui il pagamento della rata del prestito non venga rispettato. Se quindi il richiedente non può offrire garanzie a chi gli emette il prestito queste garanzie vengono date da una terza persona (la figura del garante o fideiussore) che, qualora venga a mancare il pagamento delle rate del prestito, deve garantire l’estinzione del debito.

In generale per prestiti personali di piccoli importi non vengono richieste garanzie particolari. Solo nel caso in cui l’importo del prestito personale inizi a divenire cospicuo viene richiesto di nominare un garante.

Normalmente i prestiti personali hanno una durata che va da 1 a 5 anni e sono erogati per importi che vanno da 1.500 euro fino a 30.000 euro e possono essere rimborsati attraverso due modalità: con l’addebito della rata sul proprio conto corrente bancario o attraverso bollettini postali. Come si può ben immaginare, più si allungano i tempi di estinzione del debito (e quindi maggiore è il numero di rate mensili) e più saliranno gli interessi sommati all’importo richiesto in origine.

I prestiti personali possono essere richiesti da qualunque persona che abbia un reddito dimostrabile e quindi che si possono permettere di onorare i pagamenti delle rate.

L’approvazione della richiesta del prestito personale è subordinata alla valutazione creditizia della persona che richiede il prestito. Qualora non ci siano problemi nello ‘storico’ del richiedente i prestiti personali vengono erogati entro 1-2 giorni direttamente tramite bonifico bancario. Se invece lo ‘storico’ del cliente mostra che la persona è protestata o che è segnalata come un cattivo pagatore sarà molto più difficile riuscire ad ottenere un prestito personale.

I documenti richiesti per richiedere prestiti personali sono:

  • Il documento d’identità ed il codice fiscale;
  • Un documento che attesta i redditi del richiedente (come ad esempio la busta paga o il CUD) in modo da poter verificare la capacità del cliente di saldare le rate del prestito;
  • Ultima utenza pagata (non importa se luce, gas o telefono).

Nel caso in cui la persona che richiede il prestito soddisfi tutte le richieste scritte in questo articolo allora questa ha una buona probabilità di accedere ai prestiti personali.

 

Cosa sono i finanziamenti ?

I finanziamenti sono le somme di denaro che vengono date da un creditore (come una banca o un altro istituto di credito autorizzato) ad un debitore (ente o persona fisica che sia). Esistono finanziamenti di diverse tipologie che si distinguono le une dalle altre in base alle modalità con le quali vengono erogate le somme richieste e per i differenti interessi applicati.

I requisiti minimi per ottenere un finanziamento sono l’aver compiuto 18 anni e poter dimostrare di avere un reddito sufficiente a rimborsare le rate del rimborso. I finanziamenti richiedono quindi sia una buona reputazione in termini di debitore sia una buona affidabilità creditizia; da ciò si deduce che le persone ‘protestate’ o schedate come ‘cattivi pagatori’ avranno maggiori difficoltà nel richiedere somme di denaro a questi istituti.

Il finanziamento può avere il fine di acquistare oggetti e servizi predeterminati oppure può essere non finalizzato e quindi risultare come una semplice emissione della cifra richiesta.

Tra i tipi di finanziamenti più conosciuti ci sono:

  • prestito bancario, emesso appunto da una banca o altro istituto di credito e subordinato ad un regolamento ben preciso (tassi di interesse fissi o variabili, numero delle rate nelle quali suddividere il rimborso, penali e more in caso di insoluto, piano di ammortamento, ecc..);
  • prestito fiduciario, emesso per richiedenti particolarmente meritevoli e a cui concedere una certa fiducia;
  • prestiti personali, non legati all’acquisto di beni o servizi;
  • prestito a dipendenti, forme di finanziamento che prevedono come garanzia parte del reddito da lavoro dipendente o del TFR maturato.

I finanziamenti possono essere finalizzati anche all’acquisto di una abitazione, ed in questo caso si usa il termine specifico “mutuo”.